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FP CGIL scrive sulla situazione Ufficio E.P.E. Pisa – Sede di Servizio di Lucca


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Al Provveditore Regionale A.P. Carmelo Cantone pr.firenze@giustizia.it Al Dirigente E.P.E. Salvatore Nasca salvatore.nasca@giustizia.it Al Direttore Ufficio E.P.E. Pisa-Lucca Rossella Giazzi rossella.giazzi@giustizia.it Alla Coordinatrice Nazionale FP CGIL DAP Lina Lamonica lamonica@fpcgil.it

Oggetto: Ufficio E.P.E. Pisa – Sede di Servizio di Lucca.

Trascorso poco meno di un mese dall’approvazione del DPCM di riforma del Ministero della Giustizia da parte del Consiglio dei Ministri, nessuna informazione è stata portata alle OO.SS. nel merito della predisposizione dei decreti attuativi che dovranno portare a compimento il processo di riforma.

Tra le previsioni introdotte dal DPCM, la nascita di un nuovo Dipartimento in cui far confluire competenze e professionalità del Dipartimento Giustizia Minorile e degli Uffici E.P.E., appare senz’altro la novità più significativa sia in termini di servizio erogato che di impatto sull’attuale organizzazione del lavoro di quegli uffici.

Tuttavia il silenzio assordante che ha fatto seguito all’approvazione del DPCM, preoccupa le OO.SS. che ritengono necessario un confronto sul processo di riforma in atto ma, soprattutto, preoccupa i lavoratori interessati, chiamati ad operare in un quadro sempre meno definito. Tra questi il personale degli Uffici E.P.E., per il quale l’incertezza del futuro si va sommando alla cronica scarsezza di risorse ed alla crescente insostenibilità dei carichi di lavoro.

Da parte nostra le segnalazioni riguardo le difficoltà operative incontrate presso i diversi Uffici E.P.E. della Toscana, si sono ripetute nel corso degli anni. Dal confronto diretto con le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti, emerge tuttavia come le novità normative finalizzate all’abbattimento del sovraffollamento carcerario, abbiano finito per gravare sulle loro spalle senza i necessari investimenti da parte dell’Amministrazione.

Da ultimo questa sigla ha incontrato in assemblea il personale della Sede di Servizio di Lucca dell’Ufficio E.P.E. di Pisa, raccogliendo ulteriori segnalazioni a testimonianza della insostenibilità della condizione attuale. Il personale in particolare segnala: • La precarietà della stessa sede dell’Ufficio, ricavato in un immobile privato il cui canone di locazione è scaduto da oltre 1 anno, senza che siano state nel frattempo reperite risorse disponibili fra le proprietà del Demanio • La crescente disparità tra organico di Servizio Sociale della sede (11 A.S. nel 2002, 8 a tempo pieno ed una a part-time oggi) e carico di lavoro (936 casi gestiti nel 2013, 1174 casi nel 2014, 922 nel primo trimestre 2015) • L’insufficiente presenza di personale amministrativo e di supporto: 1 operatore con mansioni di centralinista ed archivista (in distacco dalla C.C. di PI); 1 addetto alla Segreteria Tecnica ed al Protocollo; 1 Ispettore P.P. che oltre ad assicurare la Sicurezza della Sede, opera le verifiche SDI e conduce l’unica auto disponibile per 9 A.S. • L’estensione degli orari di servizio e di apertura al pubblico (dal Lunedì al sabato 9/13, Martedì e Mercoledì 14:30/16:30), spesso ricevuto in assenza di addetti alla portineria, al centralino ed alla sicurezza ed in costante aumento: 2328 ingressi nel 2013, 3245 nel 2014, 951 nel primo trimestre 2015 • La disponibilità di una sola linea telefonica, senza risponditore automatico, con difficoltà per le Assistenti Sociali di svolgere il lavoro di rete sul territorio e per gli utenti di contattare agevolmente il servizio come prescritto nelle Ordinanze • La vastità e complessità delle aree territoriali di riferimento (35 comuni disposti anche in zone rurali di difficile mobilità), precedentemente riconosciute “Zone Lontane/Disagiate” e “Zone Intermedie/ Mediamente Disagiate” attraverso accordo sindacale, successivamente revocato con atto unilaterale della parte pubblica • La storica assenza di prassi operative concordate e formalizzate tra Uepe e Tribunale di Lucca che, ulteriormente aggravata dall’introduzione dell’istituto della Messa alla prova, costringe le Assistenti Sociali a continui interventi estemporanei per superare le disfunzioni organizzative (tardiva o assente comunicazione delle udienze da parte delle cancellerie, tempi esigui per per la redazione dell’indagine socio-familiare, risposte tardive alle proposte di variazione dei Programmi di Trattamento.

Quanto segnalato dal personale dell’Ufficio E.P.E. di Pisa Sede di servizio di Lucca, è fatto proprio dalla scrivente O.S. che ritiene improcrastinabile ogni intervento necessario a ricondurre le condizioni ed il carico di lavoro degli operatori a livelli di sostenibilità.

Il perdurante processo di riforma in atto e la generalità della condizione di sofferenza che accomuna la gran parte delle sedi Uepe, non può infatti rappresentare un alibi per alcuno. Tanto meno per chi, nella veste di Datore di lavoro, è chiamato anche a garantire le condizioni di salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro.

E’ pertanto nostro augurio che Parte pubblica voglia aprire quanto prima un tavolo di confronto, dove discutere nel merito di ogni possibile azione a tutela dei propri operatori.

Il Segretario Regionale FF.CC. Santi Bartuccio

Il Coordinatore Regionale Giustizia Stefano Turbati


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