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Il Si.Di.Pe. ha incontrato il Capo del nuovo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, F

Cari Colleghe e Colleghi, questa mattina il Si.Di.Pe. ha incontrato il Capo del nuovo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Francesco Cascini . Un incontro cordiale ma intenso, nel quale si è avuta conferma che sta per concludersi l'attività del gruppo di lavoro che è stato nominato dal Ministro della Giustizia per redigere una ipotesi di decreto ministeriale attuativo del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015 n. 84 recante "Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche" per l'organizzazione del nuovo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. Abbiamo, peraltro, appreso che nel pomeriggio di oggi era prevista un'altra riunione del predetto gruppo, forse la conclusiva, sebbene il termine dei lavori per tutti i gruppi è stato fissato dal Guardasigilli al prossimo 30 ottobre. Quella elaborata dal gruppo di lavoro sarà, ovviamente, solo una proposta di decreto ministeriale e come tale sarà inviata al Gabinetto del Ministro per le valutazioni del Guardasigilli, è quindi evidente che potrebbe andare incontro a modifiche. Peraltro questo decreto ministeriale ha il compito di dare la prima attuazione al passaggio dell’esecuzione penale esterna per adulti al neo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e sicuramente molti aspetti dovranno essere definiti o meglio ridefiniti con altro o altri decreti ministeriali successivi. In ogni caso, in tempi brevi, presumibilmente entro la metà del mese di novembre lo schema di questo primo decreto ministeriale dovrebbe essere oggetto di informativa alle organizzazioni sindacali, trattandosi provvedimento che ha effetti sul personale interessato, che dovrebbero essere convocate dal Ministro della Giustizia. Si è appreso, comunque, che il decreto ministeriale dovrà essere approvato in tempo brevi, cioè entro il 31 dicembre 2015, al fine di consentire al nuovo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità di utilizzare le risorse che saranno stanziate in sede di legge di stabilità, affinché esso possa essere operativo a partire dal 1° gennaio dell'anno 2016. Con questa ipotesi di decreto ministeriale si è fatta la scelta di mantenere separata l'organizzazione delle strutture minorili (Istituti Penali per i Minorenni –I.p.m.-, Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni -U.s.s.m.-, Centri di Prima Accoglienza –C.p.a.-,Comunità, Centro diurno) e dei relativi Centri per la Giustizia Minorile –C.g.m,- (questi ultimi gli unici uffici minorili di livello dirigenziale) dagli Uffici di esecuzione penale esterna, in ragione dell'autonomia giuridica e di status delle rispettive dirigenze, con la previsione, però, di un forte coordinamento a livello regionale tra Centri per la Giustizia Minorile e Uffici di esecuzione penale esterna. Questo significa che i Centri per la giustizia minorile resteranno diretti da Dirigenti A1, cioè dalla dirigenza di diritto privato, e gli Uffici di esecuzione penale esterna dai Dirigenti penitenziari del ruolo di esecuzione penale esterna, il cui status è e resta di diritto pubblico, ai sensi del D.Lgs. 15 febbraio 2006, n. 63 “Ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria, a norma della L. 27 luglio 2005, n. 154”. É prevista la creazione di U.e.p.e. interdistrettuali, cui saranno affidati, oltre agli attuali loro compiti, anche quelli che oggi sono svolti dagli Uffici di esecuzione penale esterna dei Provveditorati. 1 Segretario Nazionale presso il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria, Via Vinicio Cortese, n. 2 - 88100 Catanzaro – twitter @sidipetort - e-mail: sidipe.seg.naz.tortorella@pec.it - sidipe.seg.naz.tortorella@gmail.com - tel. 3807532176 sito web www.sidipe.it – Codice Fiscale n.97303050583 Si.Di.Pe. Sindacato Direttori Penitenziari - Segreteria Nazionale – Il Si.Di.Pe. (Sindacato dei dirigenti penitenziari) rappresenta i funzionari presenti nelle strutture territoriali (istituti penitenziari, uffici dell’esecuzione penale esterna, scuole di formazione del personale penitenziario), nei Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, nei Centri per la Giustizia Minorile, nel Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, i quali assicurano l’esecuzione penale, interna e esterna. Art. 27 della Costituzione: <<La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte.>> Gli altri Uffici di esecuzione penale esterna saranno, invece, distrettuali e da questi dipenderanno sedi staccate o comunque di livello non dirigenziale. Gli Uffici di esecuzione penale esterna interdistrettuali saranno presumibilmente nei comuni sede di Provveditorato e svolgeranno, quindi, anche l'attività di indirizzo e di coordinamento degli U.e.p.e. distrettuali. Tali Uffici di esecuzione penale esterna interdistrettuali -che come i C.g.m. non saranno ovviamente, uffici di livello dirigenziale generale- si interfacceranno direttamente con la nuova Direzione Generale dell'esecuzione penale esterna e di messa alla prova istituita presso il neo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. Con il decreto ministeriale si intende creare un'organizzazione che a livello regionale ricalchi quella dell'Amministrazione penitenziaria per adulti, in modo tale che tanto il settore minorile quanto quello dell’esecuzione penale esterna per adulti abbiano ciascuno un livello regionale di coordinamento. In tal senso l'ambito territoriale di competenza dei Centri per la giustizia minorile e degli Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna sarà tendenzialmente corrispondente a quella dei Provveditorati Regionali dell'Amministrazione Penitenziaria. Conseguentemente i Centri per la giustizia minorile, oggi 12, dovrebbero essere ridotti ad 11, cioè al numero dei Provveditorati Regionali dell'Amministrazione Penitenziaria fissato dal d.P.C.M. n.84/2015, e specularmente dovrebbero essere 11 anche gli Uffici di esecuzione penale esterna interdistrettuali. Per quanto riguarda le risorse umane gli Uffici di esecuzione penale esterna dovrebbero mantenere le unità di personale del comparto ministeri e di polizia penitenziaria già oggi in servizio presso di essi, comprese quelle ivi distaccate e sempre che esse confermi la loro disponibilità a continuare a svolgere servizio in queste strutture. Non sono previste opzioni per la permanenza del personale dell'esecuzione penale esterna all'Amministrazione penitenziaria per adulti poiché non interverranno mutamenti dello status giuridico del personale, mutamenti che potrebbero discendere solo da una legge specifica che allo stato non è ipotesi che si intenderebbe percorrere. Questo vale anche e maggiormente per la dirigenza penitenziaria del ruolo di esecuzione penale esterna che transiterà al nuovo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità che resta a pieno titolo nell'ambito della Carriera dirigenziale penitenziaria di cui al D.Lgs. n.63/2006, per la quale il legislatore, con la recente riforma Madia della dirigenza1, ha fatto la scelta di mantenerla nell'alveo della dirigenza statale di diritto pubblico, escludendola dal ruolo nuovo della dirigenza dello Stato e, quindi, così rafforzandone lo status e il carattere pubblicistico delle funzioni. Naturalmente il Si.Di.Pe. continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi della questione a salvaguardia degli interessi della categoria e allorquando avrà ricevuto la prevista informativa la valuterà anche al fine di concorrere al perseguimento della migliore funzionalità possibile del nuovo modello organizzativo. Vi terremo puntualmente informati. Grazie e buon lavoro a tutti. Il Segretario Nazionale Rosario Tortorella 1


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